I dati pubblicati da Enea sul superbonus 110%
L'ENEA ha pubblicato i primi dati sulle statistiche delle pratiche avviate per il superbonus 110%. Fra il 2020 e il 2021, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, incaricata del monitoraggio dell'attuazione del superbonus per quanto riguarda la parte di riqualificazione energetica, ha dichiarato di aver ricevuto 6959 domande di interpello. Numero che conferma la popolarità della misura fiscale, ma che evidenzia anche la necessità di adeguare al più presto possibile la norma.
I DATI DELLE PRATICHE
Dal report emerge che sul totale delle pratiche presentate, solo 6.512 risultano come lavori effettivamente avviati di cui: il 48,8 % è a fine lavoro, il 17,8 % in fase avanzata e il 33,3 % a inizio dell'opera, per un totale di cantieri avviati equivalente a 670 milioni di euro, richiedendo una copertura di circa 733 milioni di euro, per 806 milioni di euro di credito ceduto. Comunque ben al di sotto di quella massimale stanziata per la misura, equivalente a 18 miliardi di euro. Oltre un terzo delle pratiche avviate sono localizzate in Veneto, Lombardia e Emilia - Romagna
TIPOLOGIA DI EDIFICI E INTERVENTI RICHIESTI PER LE PRATICHE DEL 110%
La tipologia di edifici che ha avuto più accesso alla detrazione sono gli unifamiliari, un totale 3960 interventi per un ammontare ammesso a detrazione di 301 milioni. Seguono le unità immobiliari indipendenti - 2381 interventi con ammontare ammesso a detrazione pari a 195 milioni - e i condomini - 530 interventi con ammontare ammesso a detrazione pari a 236 milioni - che chiudono la lista.
L'intervento più richiesto, anche perché il più semplice, è la sostituzione dell'impianto di riscaldamento. Infatti, come si evince dai dati, ben 8446 interventi riguardano gli interventi trainanti sull'impianto, 5942 quelli trainanti sull'involucro e solo 131 i trainati sull'involucro condominiale. Infine ci sono ben 11244 interventi trainati su singole unità immobiliari, non meglio precisati. Questi ultimi hanno sviluppato detrazioni pari a 223 milioni di euro.